(Teleborsa) - Nel mese di aprile 2017 sono state aperte poco meno di 41 mila nuove partite IVA, l'11,6% in meno rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente.
Lo rileva il ministero dell'Economia secondo cui la distribuzione per natura giuridica delle aperture di partite IVA mostra che la quota relativa alle persone fisiche è pari al 72%, quella delle società di capitali è pari al 22,6%, le società di persone si attestano al 4,7%, mentre la percentuale dei “non residenti” e “altre forme giuridiche” è pari allo 0,7%. Rispetto ad aprile 2016 si rileva una generalizzata flessione di aperture: più consistente per le società di persone (-19,8%), più contenuta per le persone fisiche (-11,8%) e per le società di capitali (-8,7%).
Riguardo alla ripartizione territoriale, il 42,4% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,5% al Centro ed il 35% al Sud ed Isole; il confronto con il corrispondente mese dell’anno precedente mostra che in quasi tutte le Regioni si verificano cali di avviamenti: i più marcati in Abruzzo (-18,3%), Calabria (-17,5%) e Campania (-15,3%); unica eccezione la Sardegna (+2,1%).
La classificazione per settore produttivo evidenzia, come di consueto, che il commercio registra il maggior numero di aperture di partite IVA (20,3% del totale), seguito dalle attività professionali (14,5%) e dall'agricoltura (12,5%). Rispetto al mese di aprile dello scorso anno, tutti i principali settori economici evidenziano decrementi: i più significativi si rilevano nel trasporto e magazzinaggio (-21,4%), nelle attività manifatturiere (-17,4%) e nel commercio (-17,2%).
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è sostanzialmente stabile, con il 37,2% aperto da donne. Circa il 46% delle aperture è attribuibile ai giovani fino a 35 anni e il 34% a soggetti tra 36 e 50 anni. Rispetto al corrispondente mese del 2016 emerge un omogeneo calo di aperture in tutte le classi di età, compreso tra il 10% e il 13%.
Il 16,7% degli avvianti una nuova partita IVA ad aprile risulta nato all'estero.
Sempre in aprile, oltre 15 mila soggetti hanno aderito al regime forfetario (circa il 37% del totale delle nuove aperture), con un calo del 4,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.