(Teleborsa) - Il Presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, in audizione davanti agli eurodeputati membri della Commissione, difende ancora una volta l'attuale politica monetaria espansiva. "Rimaniamo fermamente convinti che una quantità straordinaria di supporto alla politica monetaria è ancora necessaria per riassorbire l'attuale livello di risorse non utilizzate e perché l'inflazione rientri e si stabilizzi in modo duraturo intorno al 2% nel medio termine".

La ripresa e le prospettive economiche dell'area euro "stanno migliorando" mentre i rischi che la crescita subisca rallentamenti "stanno diminuendo", spiega il titolare dell'Eurotower lanciando di fatto un messaggio positivo.

Il banchiere ha inoltre ribadito che al Consiglio direttivo del 7 e 8 giugno "riceveremo un aggiornamento delle previsioni dei nostri tecnici e un quadro di informazioni più completo in base al quale formulare i nostri giudici sul bilancio dei rischi e sulle prospettive più probabili per crescita e inflazione".

Continuano ad essere "necessarie condizioni finanziarie molto accomodanti", che a loro volta dipendono da un livello molto spinto di stimolo monetario, affinché, conclude Draghi "si rafforzino le pressioni interne sui prezzi".