(Teleborsa) - Il colosso media francese Vivendi ha un anno di tempo per cedere la partecipazione in Mediaset o in Telecom Italia, eliminando l'esposizione sbilanciata nel mercato dei media e delle tlc in cui si è venuta a trovare per effetto del rastrellamento delle azioni del gruppo di Cologno Monzese.

Lo rivela l'AgCom, che aveva avviato una indagine conoscitiva nel dicembre 2016, per accertare l'eventuale violazione del Testo Unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (Tusmar), su sollecitazione della stessa Mediaset.

"L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, alla luce degli elementi acquisiti nel corso dell’istruttoria - si legge nella nota - ha accertato che la posizione della società Vivendi non risulta conforme alle prescrizioni di cui al comma 11 dell’articolo 43 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, in ragione delle partecipazioni azionarie dalla stessa detenute nelle società Telecom Italia e Mediaset".

Pertanto, l’Autorità ha ordinato a Vivendi di rimuovere la posizione vietata nel termine di 12 mesi e di presentare entro 60 giorni uno specifico piano d’azione che la società intende adottare per ottemperare all'ordine.