(Teleborsa) - Lo scorso anno, la pressione fiscale in Italia è scesa al 42,9%, in riduzione di 0,7 punti percentuali dal massimo del biennio 2012-2013.
Lo fa sapere l'Istat, nel rapporto "Noi Italia", precisando tuttavia che il nostro è fra i paesi con i valori più elevati, superato soltanto dalla Francia.
L'Istituto di statistica, fotografa anche le condizioni economiche delle famiglie italiane, e rileva che ci sono più di 8 milioni di poveri. Circa 4,5 milioni vivono in condizioni di povertà assoluta, ovvero non possono acquistare il minimo indispensabile per vivere.
La situazione peggiore è al Sud dove, nel 2015, le famiglie in povertà relativa sono circa un quinto di quelle residenti e quelle in povertà assoluta rappresentano il 9,1%.
Nell'intero Paese, tra il 2014 e il 2015 risultano "sostanzialmente stabili" sia l'incidenza di povertà assoluta che coinvolge il 6,1% delle famiglie residenti, e sia quella relativa.
La fase di profonda recessione degli ultimi anni ha riportato, a partire dal 2009, il PIL italiano pro capite in termini reali a un livello inferiore a quello del 2004; seppur in lieve crescita nel 2015 (+0,8%), segna una diminuzione del 10,1% negli ultimi dieci anni.
Tra il 2010 e il 2015 la produttività del lavoro italiana è aumentata dell'1,1%, un ritmo inferiore a quello medio europeo (+5,1%) e dei principali paesi.
Italiani tra i più tassati in UE. Al Sud povera 1 famiglia su 5
Oltre 4 milioni di connazionali vivono in povertà assoluta
14 aprile 2017 - 11.30