(Teleborsa) - Dopo una riunione fiume al Ministero dello Sviluppo Economico durata ben oltre 15 ore, l'ex compagnia di bandiera e le sigle sindacali hanno raggiunto un "preaccordo" che verrà firmato soltanto dopo il referendum tra i lavoratori, la prossima settimana.
Nelle prossime ore si attende un CdA della compagnia per il via libera al piano di finanziamenti per un totale di circa 2 miliardi di euro, di cui 900 milioni di nuove risorse.
La plenaria è stata preceduta da incontri separati del Governo, prima con i sindacati che hanno avanzato una loro proposta per sbloccare la trattativa e, poi, con l'azienda.
I rappresentanti dei lavoratori hanno avanzato una nuova proposta, illustrata poi dall'Esecutivo alla compagnia aerea per sbloccare la vertenza Alitalia. Ieri, 13 aprile, era il termine ultimo, fissato dagli azionisti, per arrivare a un accordo che sblocchi il piano di finanziamenti previsto dal piano industriale.
Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno proposto di evitare il taglio dell'8% complessivo sul costo del lavoro utilizzando il Fondo di previdenza integrativo del personale di volo, con la garanzia dello Stato.
Alla fine le parti hanno preso atto di una serie di elementi e concordato su un pacchetto di misure tra cui la riduzione degli esuberi del personale di terra a tempo indeterminato a 980 da 1.330 e il taglio degli stipendi all'8% ridotto dal 30% indicato in precedenza dall'azienda.
La riduzione degli esuberi sarà realizzata attraverso il superamento delle esternalizzazioni in alcune aree, tra cui la manutenzione, il ricorso alla CIGS per due anni a partire dal prossimo mese, l'attivazione di programmi di politiche attive per il lavoro (riqualificazione e formazione del personale), misure di incentivazione all'esodo e miglioramenti di produttività ed efficienza, con rinvio in azienda entro maggio per la loro definizione.
Per il personale navigante sono previsti scatti di anzianità triennali, con il primo a partire dal 2020, un tetto del 25% agli aumenti salariali nel caso di promozioni, riduzione di un assistente di volo nei collegamenti a lungo raggio, la riduzione dei riposi annuali da 120 a 108, con un minimo di 7 nel mese, esodi incentivati dei piloti e assistenti di volo.