(Teleborsa) - MPS ha chiuso il 2016 con un risultato operativo lordo pari a 1,6 miliardi di euro, con margine di interesse in flessione nell’anno, che risente del calo dei tassi e della riduzione dei volumi degli attivi fruttiferi, commissioni stabili e continuo focus sui costi operativi.
La perdita d’esercizio netta, pari a 3,3 miliardi di euro, include circa -2.592 milioni di euro di rettifiche di valore su crediti per l’aggiornamento delle metodologie e parametri delle policy di valutazione del credito deteriorato e componenti non operative per -411 milioni di euro.
Inoltre, spiega la banca senese in una nota, "non sono state iscritte le DTA sulla perdita fiscale per un importo di 861 milioni di euro ed è stata operata una parziale svalutazione delle DTA relative alle perdite fiscali pregresse per -276 milioni di euro".
Raccolta diretta pari a 104,6 miliardi, in flessione di 14,7 miliardi di euro rispetto al 2015, in seguito alla riduzione della raccolta commerciale. Le prime evidenze del mese di gennaio confermano il livello della raccolta di fine 2016, evidenziando l’arresto delle fuoriuscite.
MPS ricorda che il 25 gennaio 2017 sono stati emessi 7 miliardi di euro di titoli con garanzia dello Stato sottoscritti interamente dall’emittente, che verranno venduti sul mercato o utilizzati come collaterale a garanzia di operazioni di finanziamento nel corso del 2017.
L’esposizione dei crediti deteriorati lordi del Gruppo al 31 dicembre 2016 è risultata pari a 45,8 miliardi di euro (pari al 34,5% del totale dei crediti lordi), in flessione di -1,1 miliardi di euro rispetto a fine dicembre 2015.