(Teleborsa) - Bruxelles avverte l'Italia: serve una correzione dei conti pubblici da 3,4 miliardi di euro altrimenti il Bel Paese rischia la procedura d'infrazione. A far scattare la molla sarebbe stato il deficit eccessivo che andrebbe a gravare sul debito, creando delle vere e proprie grane al governo Gentiloni, costretto a questo punto a sbrogliare la matassa in tempi davvero stretti. La palla passa dunque al ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, che si troverà a fare i conti con il Commissario europeo per gli affari economici e monetari Pierre Moscovici, mentre il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker avrebbe chiesto un impegno formale del governo ad agire entro il 1° febbraio.

Intanto venerdì scorso l'agenzia DBRS ha tagliato il rating sull'Italia a BBB con andamento "stabile". DBRS ritiene che, "in seguito al referendum costituzionale e le successive dimissioni del Premier Renzi, il nuovo governo ad interim possa avere meno spazio per passare a ulteriori misure di crescita, limitando il rialzo delle prospettive economiche".