(Teleborsa) - Per la legge elettorale, il Pd rottama l'Italicum e dà la preferenza per Mattarellum. Ad annunciarlo è stato il portavoce della minoranza Guglielmo Epifani, nel corso dell'Assemblea del Pd all'Hotel Ergife a Roma, sollecitando una maggior coesione all'interno del Pd.

"Sul Mattarellum tutto il Pd si può ritrovare. Facciamo commissione, un luogo in cui tutto il partito partecipi", ha detto a chi si dimostrava scettico sulla proposta. Andrea Orlando ad esempio ha proposto un modello di "maggioritario muscolare".

L'assemblea del partito, tenutasi poco tempo dopo il voto al referendum costituzionale e ad appena una settimana dalla nomina del nuovo Governo Gentiloni, si è chiusa alla fine con 481 voti favorevoli e soli due contrari ed ha offerto al segretario ed ex Premier Matteo Renzi l'occasione per fare una attenta ed "amara" analisi del voto referendario: ""Non abbiamo perso, abbiamo straperso".



Dal palco dell'Ergife, il leader del partito, accolto in mattinata da una standing ovation ma anche oggetto di contestazione da parte di qualche membro del partito, a causa della debacle referendaria: Analizzando il risultato del voto, Renzi ha affermato che i 13 milioni e mezzo di voti presi non sono bastati a causa della "straordinaria partecipazione" al voto e, soprattutto, a causa della perdita di voti fra i giovani ed al Sud.

"Il mio errore è stato non aver capito che il valore del referendum era nella politicizzazione, non nella personalizzazione", ha detto l segretario mettendo l'accento sulla coesione e sull'unità del partito: "C'è più bisogno di noi che di io". Il Congresso? Il segretario ha affermato che può aspettare e che non sarà una "resa dei conti" e si è impegnato a riconvocare quanto prima la segreteria del Pd, "una mia mancanza" ha detto.

Quanto alla legge elettorale, Renzi ha sollecitato il ritorno ad un sistema che garantisca la vittoria del centrodestra o del centrosinistra, vale a dire il Mattarellum, superando il tripartitismo, che non ha portato risultati in questi ultimi anni. "Qui a Roma voglio dire che la politica non è l'indicazione delle cose che non vanno, l'urlo di chi dice No e non propone un'alternativa.",. ha aggiunto all'indirizzo del Movimento 5 Stelle.