(Teleborsa) - Il referendum costituzionale chiude con un sonoro "NO" alla riforma costituzionale, spingendo il Premier Matteo Renzi ad annunciare le dimissioni, come più volte ribadito durante la campagna referendaria. Il Premier si recherà oggi a Palazzo Chigi e poi al Quirinale per rassegnare le dimissioni dall'incarico. Questo aprirà una crisi di governo, che potrebbe portare a nuove elezioni o alla creazione di un governo tecnico, ma la questione italiana sta già avendo ripercussioni sugli impegni all'estero.
Il Ministro dell'economia Pier Carlo Padoan si è trovato costretto ad annullare il viaggio odierno a Bruxelles, dove era in programma una riunione dell'Eurogruppo (domani anche l'Ecofin), non potendo certo mancare all'appuntamento odierno del Consiglio dei Ministri.
Un nuovo argomento - l'Italia - sarà inserito nell'ordine del giorno della riunione con gli altri Ministri della UE, che dovevano riunirsi per discutere dei pareri della Commissione sui loro bilanci statali, della situaozone dlela Grecia e della "fiscal stance", cioé di una politica fiscale più di bilancio più espansiva, con la previsione di una maggiore spesa pari allo 0,5% del PIL.
Frattanto, giungono le prime reazioni dagli esponenti delle istituzioni europee sul "caso Italia": il commissario europeo agli affari economici e monetari Pierre Moscovici, in una intervista alla TV francese, ha tentato di calmare il clima, affermando che "l'Italia è un paese solido con istituzioni solide" e che, pur prospettandosi un periodo di "instabilità politica", presenta una "economia robusta".