(Teleborsa) - Vicino l'addio agli abbonamenti ai treni veloci, con qualunque operatore ferroviario si decida di viaggiare.
Dal 1° gennaio 2017, i pendolari di lunga tratta che usano l'Alta Velocità, potrebbero ricevere un'amara sorpresa: dopo l'abolizione da parte di Italo, anche i Frecciarossa di Trenitalia potrebbero non fare più abbonamenti.
Il problema è noto da tempo ed ha già alimentato polemiche ed audizioni parlamentari su questo argomento, dato che si arrecherebbe un danno alle moltissime persone che ogni giorno percorrono per lavoro le tratte più trafficate della rete ferroviaria.
Così, nel corso della presentazione del Piano industriale del Gruppo FS, un giornalista di Teleborsa ha chiesto chiarimenti al management. L'Ad di Trenitalia, Barbara Morgante, chiamata a rispondere, ha spiegato che il tema è collegato alle prescrizioni date dall’Autorità di regolazione dei Trasporti (ART) nel maggio scorso, in merito ai "diritti minimi dei viaggiatori" ed ai sistemi di prenotazione e vendita praticati da Trenitalia per l'uso della TAV.
Sulla base di questi impegni la società titolare dei Frecciarossa deve ancora valutare cosa fare. "Nessuna decisione è stata ancora presa", ha precisato l'Ad della compagnia ferroviaria, anticipando che vi sarà un'altra audizione parlamentare a breve. Precedentemente, la Morgante aveva affermato che la società giudica il costo "eccessivo" rispetto ad "introiti non remunerativi".
Abbonamenti treni, arrivano tempi duri anche per i pendolari dei Frecciarossa
29 settembre 2016 - 16.57