(Teleborsa) - "Non c'è più sostegno politico della Francia a questi negoziati. I rapporti tra l'Europa e gli USA non sono all'altezza, bisogna riprendere più tardi su delle buone basi". La Francia torna a tuonare contro il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) l'accordo commerciale transatlantico di libero scambio tra Europa e Stati Uniti.

Già nei mesi scorsi, il presidente francese, Francois Hollande, si era detto contrario all'intesa mentre il sottosegretario Matthias Fekl, per il commercio estero, aveva criticato la posizione insistente degli americani e la mancanza di reciprocità, chiedendo la fine dei negoziati.

Oggi, Fekl, ai microfoni di Radio Rmc annuncia che la Francia chiederà la fine delle trattative: "Gli americani non concedono nulla se non le briciole, ma non è così che si negozia tra alleati".

L'accordo transatlantico che mira a rimuovere le barriere commerciali e normative è in fase di negoziazione da tre anni tra l'Unione europea e gli Stati Uniti. Per il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, l'intesa commerciale "è uno strumento di aiuto anche per il Sud Europa" perché "creerà posti di lavoro", ma i vari stati membri dell'UE guardano con scetticismo al trattato preoccupati che potrebbe diventare un potenziale strumento di dominio dell'Europa da parte dell'America.

Nonostante la Germania (il cancelliere tedesco, Angela Merkel è favorevole al trattato) c'è un'Europa pronta a mettere all'angolo gli Stati Uniti. Il futuro per il trattato transatlantico di libero scambio è sempre più incerto.