(Teleborsa) - Le cifre fornite su Premium prima della firma dell'accordo "non sono realistiche". Così il gruppo francese risponde agli attacchi del Biscione, dichiarando in sostanza di essere stata imbrogliata. "L'accordo firmato l'8 aprile era soggetto a una due diligence svolta da Deloitte, come convenuto contrattualmente. E' divenuto chiaro da questa audit e dall'analisi svolta da Vivendi che i numeri forniti prima della firma non erano realistici ed erano basati su una base gonfiata artificialmente. Questo ha portato le due parti a cercare di rinegoziare i termini dell'accordo a giugno".

La società francese attiva nel campo dei media ha poi aggiunto che "mentre andavano avanti i colloqui con Vivendi, Mediaset e Fininvest a un tratto hanno iniziato a lanciare attacchi mediatici che ledono gli interessi e l'immagine di Vivendi".

Riferendosi, invece, alla causa intentata da Mediaset, l'azienda di Bollorè precisa che "secondo i documenti visionati informalmente ad oggi, la prima udienza processuale non si terrà prima del 27 febbraio 2017".

Vivendi ha chiuso il 1° semestre dell'anno con ricavi in calo dell'1% a 5,044 miliardi di euro e con un utile netto adjusted di 286 milioni, in ribasso del 13,1%. Escludendo l'impatto negativo di 41 milioni legato alla chiusura del contenzioso negli USA con Liberty Media, l'utile netto adjusted sarebbe stabile a 327 milioni.