(Teleborsa) - Oggi è il solstizio d’estate, ossia il giorno con le ore di luce maggiori e con la notte più corta, che come di consueto segna l’inizio dell’estate. La stagione estiva arriva dopo una primavera che si è classificata come la più calda di sempre sul pianeta a livello climatologico, con la temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani che è stata addirittura superiore di 0,78 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. E' quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti sulla base dei dati della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre per il periodo 1880 -2016.

Il 2016 – sottolinea l'Associazione degli imprenditori agricoli - si appresta diventare l’anno più bollente di sempre a livello mondiale dopo che tutti i primi cinque mesi dell’anno hanno fatto registrare il record storico. Nella classifica degli anni più caldi a livello mondiale era in testa fino ad ora il 2015 davanti al 2014 e al, 2010 che è seguito dal 2013, dal 2005 e poi a pari merito dal 1998 e dal 2009 e a seguire il 2012 e poi il 2003, il 2006 e il 2007 a pari merito. Si tratta di una conferma della tendenza al surriscaldamento climatico contro il quale è stata firmato il 22 aprile scorso all'ONU lo storico accordo in occasione della giornata della Terra.

Gli effetti del cambiamento si avvertono anche in Italia dove il 2015 si è classificato come l’anno più caldo della storia, da quando esistono i rilevamenti secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr. A preoccupare è anche il repentino capovolgersi del tempo con i cambiamenti climatici in atto che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all'alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull'agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo.

"Prepariamoci anche in Italia ad un'estate particolarmente torrida", avvertono gli analisti di Avvenia, player della white economy, secondo i quali in alcune città la temperatura nei prossimi mesi estivi potrebbe superare i 45 gradi, con forti ripercussioni per i cittadini ma anche su molte aree del processo industriale.