(Teleborsa) - La battaglia referendaria per la Brexit si tinge di rosso e l'ipotesi di vittoria dell'uscita dall'Europa si fa più lontana. Jo Cox, la deputata britannica laburista anti-Brexit, aggredita ieri in strada da un uomo, non ce l'ha fatta. Un uomo è in stato d'arresto, mentre arrivano i primi dettagli delle indagini sull'assalitore.
Che la Brexit sia più lontana lo hanno capito anche i mercati finanziari, con Wall Street che ha chiuso in frazionale recupero e l'Europa che ha aperto in rialzo, sulla notizia dello stop alla campagna elettorale. A dare l'annuncio è stato l'ex sindaco di Londra, Boris Johnson, uno dei maggiori esponenti pro-Brexit, che ha definito il fatto "assolutamente orribile". Lo stesso è accaduto per i sostenitori del "Remain".
Cox era stata gravemente ferita a Birstall, dopo un incontro con gli elettori, colpita con un coltello e poi raggiunta da colpi d’arma da fuoco.
Il suo assalitore, prima di colpirla avrebbe gridato "Britain First", "la Gran Bretagna prima di tutto". La polizia ha fatto sapere di aver arrestato un uomo, Tommy Mair, 52 anni, Bianco, originario di Batley, un villaggio della periferia londinese, e vicino a gruppi razzisti.
Cox, secondo quanto raccontato da un testimone, ha lottato contro l'aggressore prima di cadere a terra sanguinante. La donna in gravi condizioni è stata subito trasportata in eliambulanza all'ospedale di Leeds, ma a quanto pare era già deceduta prima del trasporto.
Cox, 41 anni e madre di due figli, schierata contro la Brexit, in passato si era occupata del conflitto siriano e della questione dei migranti. La deputata era minacciata già da 3 mesi ed aveva quindi fatto domanda di protezione, ma la sua richiesta era ancora in attesa di risposta.