(Teleborsa) - I presidenti e amministratori delegati dell'European Round Table of Industrialists, sollecitano in una lettera il rilancio dell'Unione europea in vista del referendum sulla Brexit, in calendario il 23 giugno, che deciderà sulla permanenza o meno del Regno Unito nell'UE.
I 51 CEO, dunque, si schierano per "no". Pur rispettando la decisione dei cittadini britannici, "riteniamo che un’Europa senza Regno Unito sarebbe più debole, così come sarebbe più debole lo stesso Regno Unito al di fuori dell’Europa".
"Solo un approccio congiunto ai problemi ci consentirà di ottenere i cambiamenti necessari a migliorare le condizioni di vita e di lavoro della popolazione europea, soprattutto nell'interesse dei giovani e delle generazioni future" scrivono nella missiva, gli industriali, sottolineando che "i disfacimento del mercato unico e delle norme comuni ai 28 paesi ridurrebbe, e non aumenterebbe, la prosperità del nostro continente. Gli investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro traggono beneficio da una Europa unita".
Tra i vari firmatari della lettera, l'amministratore delegato di ENI, Claudio Descalzi, il CEO di Vodafone Vittorio Colao, quello di StMicroelectronics Carlo Bozzotti, il presidente di FCA John Elkann.
Brexit, allarme degli industriali europei: "L'Europa senza Regno Unito sarebbe più debole"
31 maggio 2016 - 13.26