(Teleborsa) - Il candidato repubblicano alla Presidenziali 2016 Donald Trump intasca i numeri per la nomination: sarà il candidato di punta repubblicano per la corsa alla Casa Bianca.
Il magnate della finanza, secondo i media statunitensi, avrebbe intascato già 1.238 voti, raggiungendo il numero chiave per assicurarsi la nomination. Tale numero, poi, è destinato anche a salire, grazie ai 303 delegati in palio alle primarie in 5 Stati, in programma il 7 giugno.
La notizia è stata poi confermata nella tarda serata di ieri dal tycoon, che non sembra neanche aver risentito delle tematiche scandalistiche avanzate dalla stampa americana. "La gente che sta dietro di me ci ha permesso di superare la soglia", ha detto in conferenza stampa, aggiungendo che se sarà eletto nominerà come vice una donna o un esponente delle minoranze.
Intanto, c'è stato un nuovo ribaltone nel suo staff: stando alle indiscrezioni il direttore politico della sua campagna elettorale Rick Wiley è già stato salutato e non è chiaro se sia stato licenziato o se il suo fosse un incarico a tempo.
Botta e risposta al vetriolo fra Trump e l'attuale presidente Barack Obama, che lo ha definito "ignorante" e "sprezzante" ed ha detto che i leader mondiali sono spaventati da lui. A queste critiche, il candidato ha risposto serafico: "Se i leader mondiali sono scossi da me è una cosa buona".
Trump si assicura la nomination repubblicana alla Casa Bianca
Dopo le anticipazioni dei media Trump conferma di aver raggiunto il quorum per la nomination repubblicana. E risponde alle critiche di Obama: "Se i leader mondiali sono scossi da me è una cosa buona"
27 maggio 2016 - 08.52