(Teleborsa) - Un rialzo dei tassi USA è sempre più probabile a giugno.
Dopo le Minutes della Fed, pubblicate la scorsa settimana, lo hanno affermato vari esponenti della banca centrale americana: ne ha parlato il Presidente della Fed di New York William Dudley la scorsa settimana, mentre il Presidente della Fed di San Francisco, John Williams, ha affermato che entro l'anno ci saranno due o tre rialzi dei tassi e che il numero e la misura dipenderà dall'andamento degli indicatori macroeconomici.
Un'opinione condivisa anche dal Presidente della Fed di Boston Eric Resengren, che viene normalmente indicato come una "colomba" (favorevole a una politica accomodante) in seno alla Fed: in una intervista al Financial Times, nel corso del weekend, ha affermato che l'economia statunitense sta volgendo verso una condizione favorevole ad un aumento del costo del denaro.
Infine, il Presidente della Fed di Saint Louis, James Bullard, ha affermato oggi che i tre elementi chiave che supportano una politica espansiva (mercato lavoro, inflazione, scenario internazionale) segnalano che vi sarà un nuovo aumento nel breve termine, ma il banchiere parla nello specifico di una "normalizzazine" dei tassi di interesse verso livelli ritenuti appropriati e coompatibili con un'inflazione che tende al target del 2%.