(Teleborsa) - Riemerge la crisi del debito greco dopo mesi di calma piatta. Ieri Angela Merkel ha incontrato Christine Lagarde per fare chiarezza sulle ultime rivelazioni di Wikileaks che parlavano di un braccio di ferro tra il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Germania sugli aiuti alla Grecia. In particolare sembrava che l'istituto di Washington stesse facendo pressioni su Berlino per costringerlo ad accettare una riduzione del debito di Atene, altrimenti niente più aiuti.
Le posizioni dei due leader restano distanti nonostante l'incontro sia stato giudicato positivo da entrambe. In conferenza stampa il cancelliere tedesco ha ribadito che la Germania vuole che l'FMI partecipi al piano di aiuti da 86 miliardi di euro lanciato la scorsa estate alla nazione ellenica, ma che non è possibile svalutare il debito greco. "Un taglio non è consentito dalle regole dell'Eurozona", ha puntualizzato la Merkel.
Christine Lagarde, dopo aver definito "priva di senso" l'ipotesi di spingere la Grecia verso il default, ha dichiarato che l'FMI "è determinato a continuare ad aiutare" Atene ma alla fine i conti devono tornare "a beneficio del popolo greco". I negoziati infatti "non sono dove dovrebbero trovarsi", ha aggiunto poi il capo dell'FMI, specificando che "serve una sostenibilità di lungo termine".