(Teleborsa) - Confindustria è molto incerta sull'outlook economico.

Appurata la perdita di slancio dell'economia mondiale tra la fine del 2015 e l'inizio del nuovo anno, nella consueta "Congiuntura flash" l'Associazione degli industriali rileva come l'incertezza rimanga molto elevata.

"Le politiche economiche e la politica tout court non aiutano a dissolverla: i bilanci pubblici restano rivolti a tirare le redini (servirebbe invece un piano coordinato di rilancio degli investimenti); alcune decisioni delle principali banche centrali hanno creato sconcerto (pure per il risicato spazio di manovra rimasto); il referendum su Brexit, la questione migranti e l’instabilità in molti paesi anche core) annebbiano lo scenario in Europa; la campagna delle presidenziali fa lo stesso negli Stati Uniti", rileva.

In alcuni Paesi di fondamentali sono nel complesso solidi ma preoccupa la contrazione del manifatturiero. Nell’Eurozona i consumi sostengono la domanda interna, con cambio, tassi e costi energetici ancora favorevoli.

Per quanto riguarda l’Italia, secondo Confindustria risente del quadro globale e i dati hanno nuovamente deluso le aspettative positive basate sul netto progresso di indicatori qualitativi e non.

"Dato il miglioramento della dinamica dell’industria rilevato dal Centri Studi Confindustria, si stima che la velocità di aumento del PIL italiano si rafforzerà nel 1° trimestre 2016 rispetto a quella registrata nell’ultima frazione del 2015".