(Teleborsa) - La Banca Popolare di Vicenza ha chiuso un 2015 positivo: i ricavi core, costituiti da margine di interesse e commissioni sono saliti dell'1,7% rispetto all'anno prima, perlopiù grazie al forte aumento delle commissioni (+7%).
Il risultato netto risulta negativo per 1,4 miliardi, con una variazione della perdita di circa 350 milioni, per effetto di riclassificazioni, dei contributi richiesti per la risoluzione delle crisi bancarie ed a causa degli oneri legati all'operazione di rafforzamento patrimoniale.
Il CdA della banca vicentina ha infatti approvato la ricapitalizzaizone da 1,5 miliardi di euro, che sarà sottoposta all'approvazione dell'assemblea. Sotto il profilo patrimoniale, la banca presenta coefficienti superiori ai minimi regolamentari (CET 1 ratio al 6,65%), ma conta di aumentarlo dopo l'aumento di capitale a di sopra del 12%, valore superiore al target della BCE del 10,25%.
Il Consiglio di Amministrazione ha anche aggiornato il Piano Industriale 2015-2020 alla luce dei risultati consuntivi 2015 e delle più recenti evoluzioni del mercato: target di utile netto confermato superiore a 200 milioni di euro nel 2018 e a 300 milioni di euro nel 2020. A fine Piano il CET 1 ratio è previsto attestarsi al 12,9%, il Total Capital ratio al 13,7%, il ROTE Adjusted all’8,2%, il Cost Income Ratio inferiore al 50%, e il Liquidity Coverage Ratio superiore al 120%, includendo l’effetto del prospettato aumento di capitale.
Banca Popolare di Vicenza, il CdA approva il bilancio e l'aumento di capitale
10 febbraio 2016 - 12.26