(Teleborsa) - Colpo di scena nella politica monetaria giapponese.
Per la prima volta nella sua storia la Bank of Japan ha portato i tassi sui depositi in negativo al -0,1% dal precedente +0,1% per tentare di risollevare un'economia minacciata dalla deflazione e dalle turbolenze dei mercati finanziari.
La misura, che riguarda le riserve in eccesso che banche e Istituzioni finanziarie parcheggiano presso la BoJ, sarà effettiva dal prossimo 16 febbraio.
Come detto si tratta di una mossa senza precedenti in Giappone, ma non nuova in altri Paesi. La Banca Centrale Europea, per esempio, l'ha già adottata in Eurozona per abbassare i costi dei prestiti e stimolare le banche a mettere il denaro a disposizione dell'economia.
Nulla di fatto, invece, in materia di stimoli, ossia di acquisto di bond governativi e Exchange Trade Funds (ETF) da parte della Bank of Japan.
Da rilevare che non c'è stata unanimità nel Consiglio direttivo dell'Istituto guidato da Haruiko Kuroda. La decisione di portare i tassi sui depositi in negativo è stata votata da soli 5 membri, mentre altri quattro erano contrari.