(Teleborsa) - Le autorità cinesi scendono nuovamente in campo per mettere un freno alle speculazioni sullo yuan.

Oggi la Banca Centrale Cinese (People's Bank of China, o PBOC) ha fatto sapere che imporrà un coefficiente di riserva alle banche estere impegnate nel trading offshore di yuan.

A partire dal 25 gennaio, il tasso di riserva obbligatorio sui depositi in yuan delle banche estere destinati ai mercati offshore sarà alzato rispetto all'attuale livello, che è pari a zero. Per ora non è dato sapere il tasso esatto, ma sembra che sarà equiparato a quello imposto alle banche domestiche, che viaggia poco sopra l'1,50%.

In parole povere, le banche estere dovranno destinare una parte dei propri depositi in yuan presso la PBOC.

Questa mossa serve a frenare il crollo dello yuan sui mercati esteri.

Da mesi Pechino è impegnata nella svalutazione della divisa domestica per rendere più appetibile l'export del Dragone, ma le recenti turbolenze di mercato hanno fatto sfuggire la situazione di mano e pertanto ora la PBOC sa tentando di attuare svalutazioni controllate.