(Teleborsa) - L'Europa, invasa dai migranti, è costretta a sopportare costi che non permettono agli Stati membri di rientrare nei parametri economici stabiliti.
In questo quadro s'inserisce la proposta del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, su un'addizionale sulla benzina a livello europeo. "All'Eurogruppo ho suggerito di fissare una tassa su ogni litro, se non ci fossero risorse fondi sufficienti nei budget nazionali o in quello europeo", ha spiegato il ministro ricordando che "dobbiamo mettere in sicurezza i confini dell'area Schengen" altrimenti la Germania potrebbe essere costretta a chiudere le proprie frontiere.
L'idea di un nuovo balzello sulla benzina sicuramente non piace agli italiani, che già in media sopportano addizionali ed accise sui carburanti del 20% in più che nel resto d’Europa.
Intanto il ministero degli interni italiano, Angelino Alfano, ha dichiarato di non condividere "assolutamente" la posizione della Danimarca sulla confisca dei beni ai migranti, soluzione seguita anche dalla Svizzera, che ha imposto ai rifugiati di consegnare fino a 10.000 franchi svizzeri (circa 9.000 euro) dei loro beni per pagare le spese di accoglienza.
Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha commentato invece la decisione dell'Austria di chiudere le frontiere, dichiarando: "quando lo dicevamo noi che uno Stato che si rispetti tutela e protegge i propri confini, eravamo i soliti populisti venati di razzismo. Ora che lo affermano i leader delle grandi democrazie e socialdemocrazie europee, il governo italiano e le forze politiche che lo compongono cominciano a balbettare". Zaia prevede che le nazioni forti si rinchiuderanno "in un fortino dalle frontiere blindate" mentre i Paesi politicamente più deboli, compresa l’Italia, si troveranno a "gestire ondate crescenti di centinaia di migliaia di disperati e di giovani nordafricani illusi di trovare qui l’Eldorado".