(Teleborsa) - Continua a far parlare di se' la decisione di Svezia e Danimarca di ripristinare i controlli al confine per limitare l'afflusso di profughi.
La prima a muoversi è stata Stoccolma: dopo oltre mezzo secolo di libero accesso, ha imposto a chi giunge dalla Danimarca di mostrare un documento valido con tanto di foto. Questa misura avrà validità di tre anni.
La Danimarca ha poi assunto la medesima decisione nei confronti di chi giunge dalla Germania (con la differenza che si tratta di una misura temporanea che dovrebbe terminare tra 10-20 giorni).
La stretta dei due Paesi scandinavi, molto ambiti dagli immigrati per la passata capacità di accoglienza e per le elevate misure di welfare, ha provocato il malcontento delle autorità tedesche secondo le quali è stato messo ingiustamente all'angolo il Trattato di Schengen sulla libera circolazione all'interno dell'Unione Europea.
Un portavoce del Ministero degli Esteri tedesco ha ricordato che la libera circolazione è una delle più grandi conquiste degli ultimi 60 anni, pur ammettendo che l'enorme flusso di migranti sta mettendo a dura prova il sistema.
Migranti, Svezia e Danimarca mettono da parte il Trattato di Schengen
I due Paesi scandinavi hanno ripristinato i controlli alle frontiere per limitare il flusso di profughi provenienti soprattutto dalla Germania
05 gennaio 2016 - 10.38