(Teleborsa) - La rischiosità dei prestiti in Italia rimane elevata anche se in lieve diminuzione, a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti. Le sofferenze bancarie lorde, a ottobre, sono pari a 199 miliardi, rispetto ai 200,4 miliardi registrati a settembre.
Lo comunica l'ABI (Associazione bancaria italiana) nel consueto rapporto mensile in cui evidenzia che il rapporto sofferenze lorde su impieghi è del 10,4% ad ottobre (10,5% il mese precedente; 9,5% un anno prima; 2,8% a fine 2007), valore che raggiunge il 17,3% per i piccoli operatori economici (15,8% ad ottobre 2014; 7,1% a fine 2007), il 17,9% per le imprese (15,7% un anno prima; 3,6% a fine 2007) ed il 7,2% per le famiglie consumatrici (6,8% ad ottobre 2014; 2,9% a fine 2007).
Quanto alle sofferenze nette, registrano, sempre a ottobre, un assestamento, passando da 87,1 miliardi di settembre a 87,2 miliardi di ottobre. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è risultato pari al 4,85% ad ottobre dal 4,84% di settembre (4,61% ad ottobre 2014; 0,86%, prima dell’inizio della crisi).
Sulla base dell’ultimo dato disponibile, a giugno scorso il numero complessivo degli affidati in sofferenza era pari a 1.188.401 (in
prevalenza imprese e famiglie).
Banche, le sofferenze restano su livelli record ma iniziano a diminuire
15 dicembre 2015 - 15.24