(Teleborsa) - L'attività manifatturiera americana si conferma in peggioramento a novembre.
Secondo l'ISM - Insitute for Supply Management, l'indice ISM dei direttori acquisto del settore manifatturiero è scivolato inaspettatamente in zona contrazione a 48,6 punti dai 50,1 di ottobre. Le attese erano per un lieve incremento a 50,5 punti.
L'indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, si porta dunque sotto la soglia chiave di 50, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell'attività.
Fra le varie componenti dell'indice, quello sui nuovi ordini è precipitata a 48,9 da 52,9, mentre quella sull'occupazione è visibilmente migliorata a 51,3 da 47,6. La componente relativa ai prezzi scende invece a 35,5 da 39.
Questo dato, come consueto, non concorda con l'altro PMI manifatturiero appena pubblicato da Markit, che si è attestato a 52,8 punti, a fronte di una stima flash di 52,6 punti.
Nonostante il dato sia stato rivisto al rialzo rispetto alla stima preliminare, il settore si è confermato in decelerazione e ai minimi di 25 mesi.
USA, manifattura in crisi a novembre
L'Indice ISM manifatturiero è scivolato a sorpresa in zona contrazione. Tiene il PMI elaborato da Markit, anche se ai minimi di 25 mesi
01 dicembre 2015 - 16.18