(Teleborsa) - Performance in miglioramento e outlook invariato per Prysmian.
La big italiana dei cavi ha chiuso i primi nove mesi con un risultato netto di 139 milioni di euro, in crescita del 2,6% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente.
Il risultato operativo sale leggermente dell'1,2% a 284 milioni di euro mentre l'EBITDA balza del 16,2% a 445 milioni di euro.
Ancora più corposi i dati rettificati, ossia prima di oneri netti non ricorrenti e al lordo degli effetti relativi alla commessa Western Link: il risultato operativo rettificato vola del 46,2% a 364 milioni, l'EBITDA rettificato del 33,3% a 473 milioni.
Bene i ricavi che si attestano a 5,569 miliardi di euro segnando una variazione positiva dell'11%.
L'indebitamento a fine settembre 2015 ammonta a 955 milioni, in sensibile miglioramento rispetto agli 1,292 miliardi al 30 settembre 2014 (802 milioni al 31 dicembre 2014), fa sapere il Gruppo.
Guardando avanti, Prysmian fa sapere che "sulla base del portafoglio ordini in essere e considerando gli effetti citati in precedenza, il Gruppo prevede per l’intero esercizio 2015 un EBITDA rettificato compreso nell’intervallo 590-640 milioni di euro (616-666 milioni escluso l’effetto negativo del progetto Western Link), in significativo miglioramento rispetto ai 509 milioni di euro registrati
nel 2014".
Reazione negativa del titolo a Piazza Affari: le azioni Prysmian, già negative, sono scivolate sui minimi intraday dopo la pubblicazione dei risultati.
Prysmian aumenta gli utili nei primi nove mesi. Ma il titolo scivola in Borsa
05 novembre 2015 - 16.35