(Teleborsa) - Braccio di ferro tra governo e Regioni sulla Legge di Stabilità, che sta seguendo il suo iter in Parlamento.
I tagli decisi mettono a rischio soprattutto la sanità, visto che con il budget ridotto si rischia di non poter acquistare tutti i farmaci salvavita necessari ai pazienti.
Il presidente dei governatori, Sergio Chiamparino, non ci sta e mette subito in chiaro che serve un miliardo di euro in più di quanto stabilito: "questa è la cifra che fin dall'inizio abbiamo indicato al governo e su questo non possiamo cambiare idea".
Immediata la replica del premier Matteo Renzi, che ha subito fornito la ricetta alle Regioni per farcela, annunciando un faccia a faccia per mercoledì. "Adesso con le Regioni ci divertiamo, ma sul serio", avrebbe detto il presidente del Consiglio sostenendo che "le tasse devono scendere. Non consentirò alle Regioni di aumentare le imposte ai cittadini, non si può scaricare sempre sugli italiani. Eliminino piuttosto gli sprechi", avrebbe risposto il premier.
Proprio ieri è arrivato l'ok alla manovra di Confindustria, che però ha segnalato l'assenza di due grandi punti: la ricerca e innovazione e il Mezzogiorno.