(Teleborsa) - L'attività manifatturiera americana s conferma in espansione a ottobre, ma non in piena salute, stando ai dati contrastanti dei due report di Markit e ISM. Quest'ultimo, inoltre, segnala qualche difficoltà sul mercato del lavoro, dove non si riescono a creare sufficienti posti di lavoro.
I due indicatori peraltro restano ben oltre la soglia chiave di 50, che denota espansione dell'attività, e confermano l'espansione del settore industriale a stelle e strisce, dopo i segnali positivi giunti dall'Eurozona e la parziale schiarita in Cina.
Secondo l'ISM - Insitute for Supply Management, l'indice dei direttori acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 50,1 punti dai 50,2 di settembre. Le attese erano per un calo più incisivo a 50.
L'indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, resta comunque oltre la soglia chiave di 50, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell'attività. Fra le varie componenti dell'indice, quello sui nuovi ordini si è rafforzato a 52,9 da 51,7, mentre quello sull'occupazione ha frenato ancora a 47,6 da 50,5. La componente relativa ai prezzi sale invece a 39 da 38.
Questo dato come consueto non concorda con l'altro PMI manifatturiero elaborato da Markit, che si è attestato infatti a 54,1 punti, sopra la stima flash di 54 punti. Le attese indicavano una conferma a 54.
Stati Uniti, manifatturiero sprint ma non crea posti di lavoro
Il PMI manifatturiero elaborato da Markit ha segnalato un rafforzamento a 54,1 punti oltre le attese. L'ISM manifatturiero è sceso invece a 50,1 punti, risultando sempre sopra il consensus, ma con un mercato del lavoro fermo.
02 novembre 2015 - 16.17