(Teleborsa) - Dopo i tecnici del Parlamento, anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, in audizione alle commissioni Bilancio di Senato e Camera, segnala alcune criticità sulla legge di Stabilità, in particolare sul reperimento delle risorse.
"Continuiamo a ritenere una priorità del Paese, l'adozione di una vera spending review in grado non solo di ridurre la spesa pubblica ma, soprattutto, di favorire una maggiore qualità ed efficienza della stessa" afferma il numero uno degli industriali italiani, sottolineando tuttavia che "il provvedimento prevede una serie di tagli, ma non contiene un piano complessivo di efficientamento e riqualificazione della spesa", poiché i risparmi sono principalmente "riallocazioni".
"Per la prima volta dal 2007, la politica di bilancio dell'Italia torna espansiva, senza che per questo venga meno l'impegno al risanamento dei conti pubblici" continua Squinzi spiegando che i "primi segnali positivi" dell'economia "vanno rafforzati rapidamente, in modo da portare il tasso di crescita stabilmente sopra il 2%", livello che, ricorda il presidente di Viale dell'Astronomia, rappresenta il "livello minimo raggiungibile per tornare in un tempo ragionevole ai livelli pre-crisi di produzione, occupazione e reddito".
Per Squinzi i "grandi assenti della manovra sono, la ricerca e innovazione e il Mezzogiorno".