(Teleborsa) - Oscilla tra il 3% e il 4% il peso della burocrazia sul fatturato delle piccole imprese. E l’Italia, secondo il World Economic Forum, si colloca al 142° posto su 144 paesi per qualità della regolamentazione.
È quanto emerge dai dati del primo Osservatorio sulla Semplificazione di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, che ha quantificato l’impatto delle pratiche e degli adempimenti più gravosi per l’attività di impresa.
Dai dati raccolti è emerso che il costo della burocrazia va da 160 mila euro per imprese di piccole dimensioni a 700 mila euro per un’azienda media.
Non a caso il 58% degli operatori finanziari internazionali indica proprio nel carico normativo e burocratico la principale causa della scarsa attrattività dell'Italia.
Inoltre nell’indice che misura l’efficacia della Pubblica Amministrazione l’Italia è venti punti al di sotto (67/100) della media OCSE (87/100). E fa sicuramente riflettere il fatto che un incremento dell’1% dell’efficienza della PA porti a un aumento del PIL pro-capite dello 0,9%.