(Teleborsa) - Il Presidente Vladimir Putin ha difeso le operazioni militari russe in Siria, dicendo che l'obiettivo è quello di "stabilizzare la legittima autorità" del presidente siriano Bashar al-Assad, aggiungendo che “la Russia vuole creare in Siria le condizioni per un compromesso politico”.

Stamani il responsabile degli Affari esteri dell'Unione Europea, Federica Mogherini, prima della riunione con tutti i ministri degli Esteri dell’Unione, ha accusato la Russia di voler cambiare le “regole del gioco”, dicendosi piuttosto preoccupata.

Nel corso della riunione di Lussemburgo, numerosi ministri degli Esteri hanno sottolineato che gli attacchi aerei della Russia dovrebbero essere condotti solo contro presidi dell’autoproclamato Stato islamico o contro altre componenti terroristiche di matrice islamica.

Più esplicite, invece, le accuse dei governi di Stati Uniti e Gran Bretagna, che accusano la Russia di attaccare prevalentemente gruppi anti-Assad "moderati", piuttosto che i jihadisti dello Stato Islamico.

Putin dal canto suo ha negato questa circostanza e ha ricondotto al “puro caso” il coinvolgimento nei bombardamenti dei gruppi di opposizione contrari al regime di Assad.

"Gli interventi contro l’Isis o altri gruppi del terrore, andrebbero dichiarati preventivamente, come definito dalle Nazioni Unite”, ha detto la Mogherini, che ha espresso tutta la sua preoccupazione per continue violazioni dello spazio aereo turco, da parte dei jet russi.

Il ministro degli Esteri lussemburghese Jean Asselborn ha anche detto che "l'obiettivo primario dei Russi non è colpire l’Isis”.