(Teleborsa) - Il PIL della Cina dovrebbe crescere del 6,9% nel 2015, una percentuale simile a quella predetta dal Governo.

A dirlo è un report elaborato dal think tank di Stato Chinese Academy of Social Sciences. Secondo gli economisti, si legge sul quotidiano governativo Xinhua, la crescita del Paese rallenterà soprattutto a causa di alcune "barriere istituzionali" che stanno frenando famiglie e consumi. Negli ultimi anni l'urbanizzazione è diventata il fulcro dell'economia cinese, più vitale della manifattura.

Nei prossimi anni, spiega il rapporto, sarà di vitale importanza mettere in atto misure per far fronte alla ridotta offerta di lavoro, al rallentamento degli investimento e ai cambiamenti delle dinamiche della domanda.