(Teleborsa) - I dati comunicati oggi mostrano come l’economia del Brasile, dopo quelli del trimestre precedente, abbia subito una seconda contrazione, pari all’1,9% tra aprile e giugno.
Gli analisti si aspettavano una contrazione, ma il dato uscito è stato peggiore delle aspettative. Anche il dato del primo trimestre era stato rivisto al ribasso dello 0,7%, da un -0,2% stimato dagli analisti, segno evidente che la contrazione è in fase di accelerazione, prevedendo quindi altri arretramenti per la settima economia del mondo.
Il calo dei dati usciti oggi è dovuto in parte ai bassi prezzi delle materie prime (il Brasile è tra i più grandi esportatori al mondo), nonché al rallentamento della crescita economica mondiale.
Altro elemento incisivo sono gli alti tassi di interesse, attualmente al 14,25%, che hanno schiacciato la spesa dei consumatori, un elemento cardine per l’economia brasiliana, dopo che il governo di Brasilia ha introdotto misure di austerità severe, volte a contrastare gli alti livelli di debito.
E’ scesa anche la spesa pubblica per indennità di disoccupazione, mentre le imposte mostrano anche per questo trimestre un ennesimo aumento. Nel secondo trimestre, la spesa delle famiglie è scesa del 2,1% rispetto ai tre mesi precedenti.
I maggiori cali sono venuti nel settore industriale, caduto dell’8,4%. Trasporti, stoccaggi, servizi postali, servizi finanziari e assicurazioni, sono voci che hanno visto tutte una significativa erosione.
Rispetto al 2014, l'economia brasiliana, nel suo complesso, si è ridotta del 2,6%.