(Teleborsa) - Anche questa settimana l'attenzione degli investitori resterà puntata sulla Federal Reserve.
Gli addetti ai servizi aspettano la pubblicazione dei verbali della riunione di politica monetaria del 28 e 29 luglio, cercando chiari segnali sulla tempistica della banca centrale statunitense in merito al rialzo dei tassi di interesse, il primo dal 2006.
La Federal Reserve ha più volte ribadito che soltanto ulteriori progressi nel mercato del lavoro potrebbero avviare il ciclo di ritocco all'insù del costo denaro.
Per il presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lockhart l'economia americana sta guarendo e mostra più robustezza rispetto a mesi fa, quindi ora è in grado di gestire gradualmente un aumento dei tassi di interesse. Di diverso avviso, il vice presidente della Federal Reserve Stanley Fischer, secondo il quale la Fed non si muoverà finché l'inflazione non raggiungerà livelli "normali".
E' evidente che si sono delle visioni diverse sui tassi all'interno della banca guidata da Janet Yellen perciò nulla è scontato su quello che succederà a settembre.
Dai verbali che saranno pubblicati mercoledì gli operatori potrebbero, poi, rimanere delusi, poiché non contemplano gli ultimi eventi, come la mossa della Cina sullo yuan. E tutto può ancora accadere.