(Teleborsa) - L'inattesa decisione delle autorità cinesi di svalutare lo yuan mette sotto pressione i titoli del lusso europei.
A Piazza Affari Salvatore Ferragamo, Tod's e Moncler stanno sostando sui gradini più bassi del paniere principale, a Parigi il colosso LVMH sta cedendo oltre 3 punti percentuali mentre a Londra Burberry arretra dell'1,99%.
L'ondata di vendite non risparmia nemmeno i produttori di auto di alta gamma come le tedesche BMW e Daimler, che stamane sono tra i titoli più venduti del DAX30.
Pechino ha agito sulla propria valuta per rivitalizzare l'export cinese, crollato dell'8,3% a luglio, e abbassare i costi di rifinanziamento.
Ma gli investitori temono che la debolezza dello yuan possa erodere il potere d'acquisto dei consumatori cinesi e rendere meno attraenti i beni importati, in particolare auto, smartphone e prodotti di alta moda a firma di brand europei e statunitensi, perché diventeranno più costosi.
Non solo: il mini yuan potrebbe impattare negativamente anche sul turismo, soprattutto sui viaggi della cosiddetta "middle class" cinese.