(Teleborsa) - La Grecia ha raggiunto l’accordo con i creditori sui termini del suo terzo piano di salvataggio, aprendo così la strada ai singoli parlamenti nazionali dell’Euro Zona che dovranno votare l'accordo, prima del 20 agosto, giorno di rimborso del prestito obbligazionario di Atene in mano alla Banca Centrale Europea, per un ammontare di 3,4 miliardi di euro.

Dopo quasi due settimane di intensi colloqui, le quattro istituzioni che rappresentano i creditori della Grecia, la BCE, il Fondo Monetario Internazionale, la Commissione europea e il Fondo Europeo di Stabilità, hanno concordato misure e azioni che precederanno lo sblocco di circa 86 miliardi di euro.

“I colloqui sono stati avvolti nel più vivo ottimismo già dalle prime ore di stamattina”, ha detto il portavoce del ministero delle Finanze, Theodoros Mihopoulos. Il ministro delle finanze greco, Euclid Tsakalotos ha detto ai giornalisti che “restano ancora un paio di piccoli dettagli”.

Il parlamento greco deve ora attuare le riforme e sostenere il voto del parlamento per gli obblighi fiscali assunti, in un consiglio dei ministri che si terrà verosimilmente il prossimo venerdì.

Una bozza del memorandum d'intesa comprende 35 cosiddette “azioni prioritarie”, che la Grecia deve immediatamente attuare. Altre misure seguiranno poi nel mese di ottobre, prima che gli aiuti possano essere rilasciati.