(Teleborsa) - Torna su livelli normali la crescita degli Stati Uniti, dopo la brusca frenata di inizio anno, causata anche da fattori climatici e congiunturali. Anche i dati del trimestre in corso, però, non sono apparsi brillanti e sono stati sostenuti soprattutto dai consumi e dal mercato delle costruzioni.
Nel 2° trimestre di quest'anno, il PIL americano è cresciuto del 2,3% confrontandosi con il +0,6% del trimestre precedente, a sua volta rivisto al rialzo da un finale -0,2%. Il dato però risulta leggermente peggiore delle attese che indicavano un aumento del 2,6-2,8%.
Il Bureau of Economic Analysis, che pubblica questa statistica, ricorda che il dato odierno si basa su informazioni ancora incomplete, rimandando alla seconda lettura prevista per il prossimo 27 agosto.
La crescita è stata sostenuta sostenuta principalmente dall'aumento dei consumi privati, che sono cresciuti del 2,9%, dall'export, che ha evidenziato un aumento del 5,3% e dalla spesa pubblica. Forte il mercato delle costruzioni, che ha fatto segnare una spesa in crescita del 6,6%, senza la quale gli altri investimenti si confermano deboli (-0,6%).
Nel 2° trimestre, il PCE price index, che misura l'inflazione, ha accelerato al 2,2%, mentre il dato core che esclude l'energia ha registrato un incremento dell'1,8%.
Stati Uniti, la crescita torna su livelli normali ma delude ancora
30 luglio 2015 - 14.51