(Teleborsa) - La Cina non naviga in buone acque.

La seconda più grande economia del mondo sta lottando per stabilizzare e arrestare il suo rallentamento, come dimostrano i dati del PMI manifatturiero del Dragone che nella lettura preliminare del mese di luglio si è fermato a 48,2 punti dopo che la lettura finale di giugno era stata pari a 49,4 . Il dato delude le attese degli analisti che aspettavano un livello di 49,7 punti.

Come è noto una lettura superiore a 50 indica espansione rispetto al mese precedente, mentre una lettura inferiore a 50 indica contrazione.

I sottoindici sui nuovi ordini, l'esportazione e l'occupazione si sono mostrati tutti in declino declini nel corso del mese.

La lettura suggerisce che l'economia deve ancora recuperare slancio nonostante abbia tagliato i tassi di interesse, ci sia stata una maggiore spesa per le infrastrutture nonostante arrivino segnali positivi per il mercato immobiliare che sta emergendo.

Il Governo cinese da parte sua non è rimasto a guardare ed è disposto a tutto pur di non far scoppiare una bolla azionaria in Cina.