(Teleborsa) - La quotazione di Poste Italiane verrà realizzata il prossimo autunno, così come più volte confermato dall'Ad Francesco Caio e da qualche accenno fatto dal Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, dato che è controllata al 100% dal Tesoro. La quotazione è prevista per il mese di ottobre, ma già dalla fine di agosto dovrebbero iniziare le fasi preliminari dell'IPO.
Ad occuparsi della vicenda dell'IPO delle Poste, stavolta, è il Financial Times, che ricorda i 153 anni di storia della compagnia postale controllata dallo Stato ed anche qualche numero: il 40% di Poste Italiane in via di collocamento dovrebbe consentire al Tesoro di incassare circa 4 miliardi di euro.
L'operazione - secondo il quotidiano finanziario- rappresenterebbe la più grande operazione di dismissione fatta dal Premier Matteo Renzi ed avrebbe il pregio di rimettere in moto le grandi privatizzazioni, come quelle effettuate negli anni '90 con Eni ed Enel. L'introito andrebbe a ridurre parte del debito pubblico, anche se la cifra, pur grande, sarebbe una goccia nel mare rispetto agi circa 2.200 miliardi di debito dell'Italia.
"Poste Italiane è un buon biglietto da visita per l'Italia", ha spiegato Fabrizio Pagani, capo della segreteria del Tesoro, aggiungendo che aprire il capitale di società come Poste, Ferrovie dello Stato ed ENAV "significa renderle più forti e competitive".
Poste in Borsa a ottobre. La stampa estera guarda con interesse all'IPO
20 luglio 2015 - 15.26