(Teleborsa) - La Federal Reserve resta dell'idea di cominciare ad alzare i tassi entro quest'anno se l'economia statunitense evolverà come atteso.
E' questo che la Chairwoman della Banca Centrale americana dirà tra qualche ora dinanzi alla Commissione Finanze della Camera in occasione della consueta audizione di metà anno sulla politica monetaria della Fed.
Nel discorso che verrà letto dalla Yellen si legge che gli USA hanno compiuto progressi ma il mercato del lavoro non è ancora in fase di piena occupazione.
Niente di nuovo rispetto a quanto convenuto dal banchieri centrali nell'ultimo meeting, né rispetto a quanto già affermato in precedenza dalla stessa Yellen.
La Governatrice ha comunque precisato che la tempistica dell'exit strategy non è stata ancora definita, pertanto non si sa quando, di preciso, i tassi ricominceranno a salire rispetto allo zero su cui sostano dall'ormai lontano 2008 (l'ultimo rialzo del costo del denaro risale al 2006).
Secondo alcuni analisti l'exit strategy prenderà il via a settembre, mentre i mercati scommettono su dicembre.
Nonostante il solito ermetismo, dal discorso odierno è emerso un po' di ottimismo in più rispetto alle testimonianze di febbraio, soprattutto sul fatto che l'economia USA ingranerà la marcia nel secondo semestre dell'anno.
Non è mancato un accenno al caso Grecia. La Chairwoman ritiene che la situazione di Atene "resta difficile" nonostante "la ripresa nell'Area Euro sembra essere diventata più solida".
Dopo aver pronunciato la testimonianza, Janet Yellen dovrà rispondere alle domande dei legislatori. Domani la Presidente della Banca Centrale più potente del mondo sarà in audizione davanti alla Commissione bancaria del Senato.