(Teleborsa) - Nonostante le misure messe in atto dal governo cinese il fine settimana scorso per tentare di stabilizzare il mercato non si arrestano i sell-off sulla piazza asiatica, travolgendo tutte le altre borse orientali, Giappone in primis.
Dopo aver perso oltre il 30% del proprio valore nelle ultime tre settimane, mostrando il calo più incisivo degli ultimi 25 anni, la borsa di Shanghai ha lasciato oggi oltre il 6% noncurante delle rassicurazioni giunte dal primo ministro cinese, Li Keqian.
Gli investitori internazionali stanno riscattando gli investimenti fatti in Cina, in scia al rallentamento della crescita economica, causando così lo scoppio di quella bolla speculativa già da tempo preannunciato.