(Teleborsa) - Parole dure fra il Premier greco Alexis Tsipras ed i suoi partner, dopo l'ennesimo aut aut lanciato dai creditori della Grecia, che prevede l'immediata attuazione delle misure richieste (e riforme) dietro un compenso immediato di 1,8 miliardi di euro e la proroga della scadenza dei rimborsi del debito di 5 mesi.
I toni sono tornati ad accendersi dopo che fonti europee hanno sollecitato il governo greco a fare un "piccolo passo avanti", indispettendo il Premier, che ha risposto con parole altrettanto dure: "non accetto ultimatum o ricatti".
Da Angela Merkel sono arrivate chiare sollecitazioni ad Atene ad accettare l'offerta e la cancelliera ha parlato di "offerta straordinariamente generosa".
Le possibilità che la Grecia dica sì sono minime per il Ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble che ha parlato di una probabilità del 50% che Atene accetti l'accordo. Nel frattempo, il Presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker continua a dirsi "abbastanza ottimista", ma "non totalmente ottimista".
La riunione straordinaria dell'Eurogruppo in programma domani pomeriggio è stata anticipata alle 14 (ora italiana).
Tsipras replica alla nuova offerta: "non accettiamo ultimatum né ricatti"
26 giugno 2015 - 17.29