(Teleborsa) - Tra controproposte e proposte respinte, la Grecia si trova adesso a duellare con i creditori, senza una bozza d’accordo per sbloccare gli aiuti, sollevando forti dubbi sul pagamento di 1,5 miliardi di euro al Fondo Monetario Internazionale, che scade in giorno stesso dell’intero piano di salvataggio.
I punti sollecitati dai creditori, da inserire nel pacchetto di proposte complessivo, devono tassativamente includere la riduzione delle pensioni e l'aumento delle imposte sulle vendite di beni e servizi. Come controproposta condizionale, la Grecia vorrebbe anche una riduzione del debito.
"Le trattative sono in una situazione estremamente critica", ha detto Karsten Junius, capo economista presso la banca svizzera Sarasin, di Zurigo, nonché ex funzionario del FMI. "Entrambe le parti hanno mostrato una certa volontà politica di raggiungere un accordo, ma troppi dettagli tecnici devono ancora essere risolti. La Grecia sta pagando un prezzo per la sua ostinata opposizione a una seria discussione sia a livello politico che tecnico".