(Teleborsa) - Seduta nera per Piazza Affari e per le altre borse europee, che si confermano in netto calo, in scia allo stallo delle trattative della Grecia con i suoi creditori.
Ad impensierire i mercati contribuisce anche l'attesa del FOMC, il comitato di politica monetaria della Fed, in calendario questa settimana, perché si sono recentemente rafforzate le aspettative di un rialzo più vicino dei tassi in USA. Stamattina, il dato sull'inflazione italiana ha confermato che la deflazione non è proprio dietro l'angolo.
Sessione debole per sull'Euro / Dollaro USA, che scambia con un calo dello 0,41%, confermando la forza del biglietto verde, mentre è in sensibile peggioramento lo Spread, che raggiunge quota 150 punti base, aumentando di 14 punti rispetto al precedente: il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 2,32%.
Tra gli indici di Eurolandia, sensibili perdite per Francoforte, in calo dell'1,58%, giornata fiacca per Londra, che mostra un calo dello 0,68%, mentre si muove in ribasso Parigi, con un decremento dell'1,16%. Pioggia di vendite sul listino milanese, che scambia con una pesante flessione dell'1,98%.
Giornata da dimenticare per le banche, che risentono maggiormente del gonfiarsi dello Spread. Le più forti vendite si registrano su Banca Mps, che mostra un pesante ribasso del 4,12%, nonostante il successo dell'aumento di capitale. In apnea UBI Banca, che arretra del 4,08%, ed il Banco Popolare, che mostra una caduta del 3,85%. Lettera anche sugli Istituti maggiori, come Unicredit, che registra un importante calo del 3,19%.
Fra i pochissimi titoli in attivo c'è solo Ansaldo STS, che mostra un guadagno frazionale dello 0,21%.