(Teleborsa) - Nuova settimana, nuove trattative tra la Grecia e i creditori internazionali, reduci dall'ennesima fumata nera di sabato.

I tentativi di trovare la quadra sono collassati per l'ennesima volta, con la Commissione europea che continua a parlare di "significant gap", "divario significativo", mentre il Governo ellenico ribadisce che le richieste dei creditori sono "irrazionali".

Visto che il tavolo tecnico è fallito, si tenta ora la mediazione politica dell'Eurogruppo che si terrà il prossimo 18 giugno nel Lussemburgo. Forse l'ultimo di questa interminabile saga iniziata a inizio anno dopo il trionfo di Syriza alle elezioni in Grecia.

Sono infatti in molti a definire questa settimana "cruciale" per la Grecia, anche se il mancato raggiungimento di un accordo durante il meeting dei Ministri delle Finanze non segnerebbe necessariamente il game over per Atene.

Assumendo che il Governo ellenico abbia abbastanza risorse per onorare i debiti del mese in corso, la Grecia potrebbe "sopravvivere" fino a luglio. A quel punto, però, dovrà tirare fuori dal cilindro altri 3,5 miliardi di euro per rimborsare alcuni titoli di Stato detenuti dalla Banca Centrale Europea.

"L'ombra dell'uscita della Grecia dall'Eurozona sta diventando sempre più visibile. I teorici del gioco ellenici stanno scommettendo sul futuro del loro Paese", ha dichiarato il Vice Cancelliere tedesco, nonché Ministro dell'Economia Sigmar Gabriel in un articolo pubblicato stamane sul Bild.