(Teleborsa) - Giornata di passione per Piazza Affari e per gli altri Listini europei, che contano in pieno l'intensificarsi delle tensioni in Europa, a causa del fallimento dell'ultimo round di negoziati fra la Grecia e suoi creditori nel weekend.
Ad impensierire i mercati contribuisce anche l'attesa del FOMC, il comitato di politica monetaria della Fed, in calendario questa settimana, perché si sono recentemente rafforzate le aspettative di un rialzo più vicino dei tassi in USA.
L'Euro / Dollaro USA continua la seduta in leggero ribasso (-0,18%) a causa di un ritorno di forza della valuta americana. Sensibile peggioramento dello Spread, che sconta un peggioramento dell'umore dei mercati, soprattutto verso i Paesi che vengono percepiti "più a rischio". Il differenziale dunque raggiunge quota 149 punti base, aumentando di 13 punti rispetto al precedente, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 2,31%.
Tra gli indici di Eurolandia, sotto pressione Francoforte, che accusa un calo dell'1,15%, si muove in modesto ribasso Londra, evidenziando un decremento dello 0,43%, mentre scivola Parigi, con un netto svantaggio dello 0,91%. A Piazza Affari, il FTSE MIB è in calo (-1,13%) e si attesta su 22.619 punti.
Affondano o perdono terreno tutte le Blue Chip di Milano.
Le peggiori performance sono quelle dei finanziari, che ovviamente risentono di più delle fibrillazioni dei mercati e dello Spread: Azimut mostra un forte calo del 2% ed Intesa Sanpaolo evidenzia un deciso ribasso dell'1,97%. Male anche UBI Banca, che scende dell'1,97%.
Tod's scende dell'1,96%.
Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso, è previsto dall'Italia l'annuncio del dato dei Prezzi al consumo, atteso stamattina alle 10:00, per il quale gli analisti stimano 0,2%. L'IPC - Indice dei Prezzi al Consumo misura la variazione dei prezzi di beni e servizi dal punto di vista del consumatore. E' uno strumento chiave per analizzare le variazioni delle tendenze degli acquisti e dell'inflazione.
Si attende dagli Stati Uniti la diffusione del dato di Produzione industriale, prevista questo pomeriggio alle 15:15 (valore previsto: 0,3%). La produzione industriale misura la variazione, al netto dell'inflazione, della produzione manufatturiera, delle miniere e dei servizi. Valori superiori alle previsioni vanno interpretati come positivi dal punto di vista monetario.
È previsto dalla Germania l'annuncio del dato dei Prezzi consumo, atteso domattina alle 08:00 (0,7% nelle stime degli esperti). L'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) misura le variazioni dei prezzi dei beni e dei servizi acquistati dai consumatori su un periodo predefinito.