(Teleborsa) - L’allungamento dei tempi per l’approvazione della riforma della scuola sta mettendo a serio rischio l’attuazione delle 100 mila assunzioni previste.
A lanciare l'allarme è il sindacato della scuola, Anief, sottolineando che qualora il testo dovesse "inciampare di nuovo", come è accaduto un paio di giorni fa in Commissione Affari costituzionali, "ci troveremmo davanti ad un disegno di legge sfiduciato dal personale, dagli studenti, dalle famiglie, dalla piazza, e ora anche dai parlamentari". Il sindacato avverte che "c'è il fondato rischio" che, le 50mila assunzioni, da spalmare sulle scuole per la creazione dell’organico funzionale, "possano sfumare all’ultimo momento".
Secondo Anief diventa "sempre più impellente" allestire delle "graduatorie dei precari corrette", formulate sulla base degli effettivi titoli di studio e servizi svolti dal personale che sta chiedendo di esservi collocato. Sarebbe stato necessario "avere questa certezza", anche in caso di attuazione del piano straordinario di stabilizzazione predisposto dal Governo: "figuriamoci ora, che le percentuali di insuccesso del piano cominciano a salire". Il problema è, spiega il sindacato, che "per i nuovi abilitati (anche quelli che acquisiranno il titolo fino al prossimo 31 agosto), il Miur ha introdotto in corso l’idea dell’inserimento in coda nelle graduatorie d’Istituto. Che, per molti, potrebbe comportare la mancata supplenza".
Evidentemente – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief - la "lezione" della Corte costituzionale sulla vicenda pettine-coda del 2009 al Miur "non è stata compresa fino in fondo". Per questo motivo, "invitiamo tutti i docenti già abilitati o che conseguiranno l'abilitazione entro il 31 agosto ad aderire in fretta al ricorso predisposto dal sindacato per inserirsi nella seconda fascia delle liste d’istituto a pieno titolo: c’è tempo fino al 15 giugno".