(Teleborsa) - Vittoria della democrazia in Turchia dove con la quasi totalità delle schede scrutinate l'Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan si ferma al 40,8% contro il 50% messo a segno nel 2011.

Numeri alla mano, Erdogan perde la maggioranza assoluta e non riuscirà a formare un governo monocolore, ma si dovrà accontentare di formare un governo di coalizione.

Dall'esito delle elezioni emerge invece l'avanzata delle opposizioni, dove spiccano i filo curdi dell'Hdp, che hanno superato la soglia di sbarramento del 10%. Un risultato, che se confermato, permetterà loro di entrare in Parlamento con 78 seggi e, insieme agli altri due partiti di opposizione, ottenere un totale di 292 seggi: il Chp (132 seggi) e l'Mhp (82 seggi).

"Siamo felici di entrare in parlamento con 80 deputati" ha commentato nella prima dichiarazione post elettorale il deputato del partito filo-curdo Hdp, Sirri Sureyya Onder. Festeggia anche il segretario generale del Chp, Gursel Tekin: "La democrazia ha vinto. Guardando il quadro in questo momento non sembra possibile un governo di un singolo partito. E' chiaro che ci sarà un governo di coalizione".