(Teleborsa) - C'è attesa per la riunione dell'OPEC a Vienna, venerdì prossimo, 5 giugno, dove ci si confronterà ancora una volta sulla stessa questione affrontata nell'ultimo meeting di novembre: se tagliare la produzione a causa della riduzione della domanda e all’abbondanza delle scorte.
Ma l'esito del confronto è già atteso per un nulla di fatto, visto che i rappresentanti dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) e i produttori di petrolio al di fuori dell’organizzazione sono divisi sulla decisione da prendere. I Paesi esterni all’OPEC hanno manifestato l'esigenza di intervenire per sostenere i prezzi del greggio, ma Arabia Saudita e Stati del Golfo, non sembrano intenzionati a prendere una simile decisione.
La decisione dei membri dell’OPEC di non tagliare la produzione, attualmente a 30 milioni di barili al giorno, ha portato a un calo dei prezzi dell'oro nero del 60% circa. Nel meeting di venerdì il tetto all’output con molta probabilità sarà confermato a quota 30 milioni di barili.